HCG E BETA HCGTEST DI GRAVIDANZA

Il test qualitativo della hCG su campione urinario (definito positivo o negativo) è usato di routine per confermare lo stato di gravidanza.

Il test quantitativo dell’hCG su campione ematico (definito con un valore numerico e chiamato anche beta hCG) misura la concentrazione di hCG presente nel sangue ed è indicato per controllare lo stato di avanzamento della gravidanza.

ESAMI CORRELATI: ALFA 1 FETOPROTEINA

L’AFP e l’albumina condividono una significativa omologia di sequenza e alcune funzioni fisiologiche. Nel feto, la sintesi dell’AFP si verifica nel fegato, nel sacco vitellino e nel tratto gastroenterico e raggiunge un picco sierico in corrispondenza delle 13 settimane di gravidanza, diminuendo quindi gradualmente durante la gravidanza.

Su campioni prelevati a 15–20 settimane di gravidanza, in combinazione con ecografia e amniografia, come ausilio per rilevare difetti del tubo neurale.

fibronectina fetaleFIBRONECTINA FETALE

DIAGNOSI DI PARTO PRETERMINE

Il uovo test di screening per la ricerca della Fibronectina nelle secrezioni vaginali è un valido ausilio e fornisce importanti dati relativamente al rischio reale di parto Pretermine, guidando la decisione del clinico in merito al ricovero ospedaliero ed alla somministrazione di terapia con tocolitici. Un risultato negativo con il test fFN indica un’elevata improbabilità che la donna partorisca entro una o due settimane.

Informazioni approfondite nella sezione FOCUS del sito.

prom-test-cata-srlAMNIOQUICK® IGFBP-1

La rottura prematura delle membrane (RPM) o PROM, dall’inglese “premature rupture of membranes”, è relativamente frequente e riguarda dal 5 al 10% delle gravidanze. Può provocare parti prematuri e infezioni fetali. La perdita di liquido amniotico non è sempre rilevabile con gli esami clinici convenzionali e, a questo scopo, sono talvolta utili dei test di conferma biologica. I test biologici si basano sull’alcalinizzazione delle secrezioni o sulla presenza di un marcatore molecolare presente in concentrazione elevata nel liquido amniotico.

La determinazione in vitro della proteina IGFBP-1 (Insulin Growth Factor Binding Protein 1) in campioni vaginali consente di rilevare eventuali rotture delle membrane fetali nella gestante a partire da secrezioni vaginali.